Il diritto di recesso può essere esercitato solo in relazione ai contratti di compravendita di beni o servizi, conclusi a distanza, ovvero fuori dai locali commerciali, tra consumatore e professionista, e solo dal primo nei confronti del secondo, non viceversa. Per consumatore si intende la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta. Per professionista deve intendersi, invece, la persona fisica o giuridica che agisca nell’esercizio della propria attività commerciale imprenditoriale o professionale.
 
Il venditore deve sempre farsi carico dell’obbligo di comunicare al consumatore la facoltà di esercitare il diritto di recesso. Il diritto di recesso è irrinunciabile e non assoggettabile a penali o limitazioni. Il suo esercizio non è limitato alle ipotesi di giusta causa, poichè il consumatore può esercitare il diritto di recesso senza essere tenuto a fornire alcuna spiegazione circa i motivi e le cause per cui intende sciogliere il contratto. Ogni clausola contraria, eventualmente presente, sarebbe da considerarsi nulla. Il diritto di recesso può essere esercitato dal momento della conclusione del contratto fino a dieci giorni dopo il ricevimento della merce.
 
Il diritto di recesso si esercita con l’invio entro il termine di dieci giorni di una comunicazione scritta alla sede del professionista mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. È possibile inviare la comunicazione, entro lo stesso termine, anche mediante telegramma, telex, posta elettronica e fax, a condizione che sia confermata mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro le quarantotto ore successive. Nella raccomandata è sufficiente inserire i propri dati, quelli relativi all’ordine e all’acquisto effettuati, comunicando l’intenzione di recedere dal contratto, con l’intimazione di restituire il prezzo pagato entro il termine tassativo di 30 giorni.
 
Qualora sia avvenuta la consegna del bene, il consumatore e’ tenuto a restituirlo o a metterlo a disposizione del professionista secondo le modalità ed i tempi previsti dal contratto. Il termine per la restituzione del bene non può comunque essere inferiore a dieci giorni lavorativi decorrenti dalla data del ricevimento del bene. Ai fini della scadenza del termine la merce si intende restituita nel momento in cui viene consegnata all’ufficio postale accettante o allo spedizioniere. Per i contratti riguardanti la vendita di beni, qualora vi sia stata la consegna della merce, la sostanziale integrità del bene da restituire e’ condizione essenziale per l’esercizio del diritto di recesso.
 
E’ fondamentale che il bene sia restituito in normale stato di conservazione, in quanto sia stato custodito con l’uso della normale diligenza. Le sole spese dovute dal consumatore per l’esercizio del diritto di recesso a norma del presente articolo sono le spese dirette di restituzione del bene al mittente, ove espressamente previsto dal contratto. Il professionista e’ tenuto al rimborso delle somme versate dal consumatore ad esclusione delle spese di trasporto. Il rimborso deve avvenire entro trenta giorni dalla data in cui il professionista e’ venuto a conoscenza dell’esercizio del diritto di recesso da parte del consumatore. Le somme si intendono rimborsate nei termini qualora vengano effettivamente restituite, spedite o riaccreditate con valuta non posteriore alla scadenza del termine precedentemente indicato.